19.10.1993: Prima pagina de "Il Corriere dello sport"

Catania, ingiustizia è fatta

Da “Il Corriere dello Sport” del 19 ottobre 1993

IL CASO

Il CF riunitosi ieri, dopo una lunghissima discussione, ha relegato la squadra nel campionato regionale d’Eccellenza

Catania, ingiustizia è fatta

Nessun impegno per il recupero in C tra un anno. Matarrese: «Noi non siamo commercianti»

di Angelo Pesciaroli

ROMA – Niente da fare, Catania è stata mortificata. La sua vecchia società, quella di Angelo Massimino, non è stata riammessa in un campionato pro, neanche dopo l’ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo. Potrà iscriversi, e per farlo ha tempo solo sino a venerdì, al campionato d’eccellenza siciliano. Si tratta del secondo livello del dilettantismo regionale. Niente C1, niente C2, niente campionato nazionale dilettanti. E soprattutto nessun impegno ufficiale per l’anno prossimo. Matarrese è stato esplicito:

“Non siamo commercianti, per l’anno prossimo non promettiamo nulla, valuteremo le situazioni”.
Poco conta, di fronte a queste parole, che alcuni consiglieri federali, senza esprimersi con dichiarazioni impegnative, abbiano lasciato capire che a giugno, se ci saranno tagli di società, qualche cosa si potrà fare. Di scontato, ripetiamo, non c’è nulla.
E se Massimino, come tutto lascia supporre al momento, non s’iscriverà ai campionato? È presto detto: perderà di nuovo l’affiliazione del suo Catania, restituitagli dai giudici di Palermo.

Matarrese e i suoi consiglieri hanno discusso a lungo del pericolo di risarcimento danni al quale si esporranno, in solido con i componenti della Giunta CONI che respinse il ricorso gerarchico del 20 agosto. Ma alla fine la conclusione è stata la condanna. Il Consiglio Federale non ha tenuto conto che il “danno grave” subito dal Catania, ed accertato dal CGA di Palermo, poteva essere riparato solo in un campionato professionistico.

Ed i giocatori che fine faranno? Per quanto riguarda quelli che hanno cambiato società svincolandosi a costo zero, c’è una frase sibillina nel comunicato stampa federale: “È stato altresì valutato il problema relativo ai calciatori tesserati per il Catania, riservando la definizione delle singole posizioni nel rispetto delle vigenti disposizioni regolamentari”. Una frase che dice tutto e niente, non ci saranno interventi straordinari.

Quanto a quei diciotto che si stavano allenando a Catania, nessun accenno. Abbandonati al loro destino. C’è stata una lettera di Campana, ma non è servita a nulla. Anzi, Matarrese inviato un severo richiamo ai capitani di altre squadre che hanno manifestato solidarietà a coloro che speravano in uno stipendio.

È stato un parere unanime quello dei consiglieri federali? La conclusione è questa, ma noi sappiamo che in partenza le posizioni erano variegate, al punto che qualche personaggio molto importante ha avuto parole d’apprezzamento per la nostra battaglia anche alla fine del Consiglio Federale.

Ma vediamo come Matarrese giustifica il provvedimento: “Con inserimento del Catania nel campionato di Eccellenza, abbiamo fatto persino una forzatura. Avevamo già aiutato la città di Catania iscrivendo la nuova società nel Campionato Nazionale Dilettanti. Spero che Massimino possa apprezzare lo sforzo del CF e sappia guardare al futuro con serenità”.
Figuriamoci.

Poi le bacchettate: “Invito gli interessati a controllare che tutti quanti sono diventati paladini di quest’operazione di fiancheggiamento di Massimino si sono mossi solo dopo l’esclusione sancita il 31 luglio. Mi sorprende molto che ci siano state strumentalizzazioni politiche. Vi assicuro che Massimino, al momento giusto, non è stato aiutato da nessuno. Il presidente della serie C, Abete, aveva supplicato i consulenti della società perché rispettasse al momento opportuno le delibere della Covisoc”.

Per non permettere confusioni, precisiamo che questo giornale è insorto subito, contro l’incredibile decisione del Consiglio Federale. È intervenuto, appena avute a disposizione le carte, dopo aver constatato che era stata esclusa, per una questione di ore, una società che aveva ampia disponibilità economica per affrontare un campionato nel quale, a metà ottobre, c’è già chi non paga gli stipendi.

Matarrese minaccioso in conclusione: “Adesso noi non vogliamo essere più oggetto del divertimento di chi non ha titolo per intervenire. Massimino ha combattuto, ma aveva armi spuntate. Guardi con rispetto al suo futuro. È una brutta storia dalla quale nessuno esce vincente. Ci rimane solo la soddisfazione per la confermata autonomia e movimento sportivo”.
– Ma perché tocca sempre alla Sicilia?

“I siciliani sono italiani come tutti gli altri. E comunque Palermo può ringraziare la Federcalcio”.

19.10.1993: Prima pagina de "Il Corriere dello sport"La prima pagina de “Il Corriere dello Sport” che il 19.10.1993 annuncia la riammissione del Catania nei quadri federali, ma solo nel campionato regionale d’Eccellenza.