2001-02, trionfo Catania, è serie B

Da "Il Corriere dello Sport" del 10 giugno 2002

GIRONE B: TARANTO-CATANIA 0-0 (ANDATA 0-1)

Più di ventimila allo Iacovone, rigore negato a Riganò

Catania in trionfo, è serie B

Pari meritato a Taranto. Per Graziani, a venti anni da Spagna ’82, un’altra festa

di Luigi Ioele

TARANTO – Il Catania vola in Paradiso. Il Taranto resta in C1. Un trionfo per i ragazzi siciliani che tornano in B quindici anni dopo l’ultima retrocessione. Riccardo Gaucci, che arriva in panchina qualche attimo prima dell’inizio circondato da 6/7 poliziotti fa salti di gioia, poi all’ingresso del tunnel che porta negli spogliatoi viene aggredito e colpito con un calcio. Ciccio Graziani, che conquista un altro successo nell’anno dei Mondiali venti anni dopo il trionfo a Spagna ’82. Maurizio Pellegrino lo imita ed è il volto della felicità. Iezzo, Pane, Breda e via via tutti gli altri che vanno verso la curva occupata dai millecinquecento tifosi coraggiosi che non sono voluti mancare a questa che sembrava la trasferta più difficile di tutto il campionato. E non hanno avuto torto.

Un anno dopo la delusione di Messina, ecco il successo che cancella tutto, che proietta questo Catania verso il campionato maggiore, che lo pone fra le trentotto squadre più forti d’Italia. La grande rivincita della famiglia Gaucci che ha preso questa società appena due anni fa e l’ha portata in serie B. Una famiglia Gaucci che ricorderà a lungo questo 9 giugno 2002. Perché oltre al Catania è salita di categoria anche la Sambenedettese promossa in C1. Un trionfo.

[…]

Il Catania, invece, ha fatto una splendida gara. Partiva dall’uno a zero dell’andata. Doveva solo controllare gli avversari, impedire che arrivassero in zona tiro, che facessero paura, chiudendo in pratica i varchi che conducevano a Iezzo. Una prova stupenda. Tutti indistintamente tutti hanno di mostrato di volere questa promozione. Bastava non fare avvicinare nessuno a Iezzo che, da parte sua, quando è stato chiamato in causa da Galeoto, era il 39’ della ripresa, ha compiuto il miracolo, un attimo prima che De Martis commettesse il fallo da rigore su Riganò. La formazione siciliana ha davvero giocato una partita splendida. Graziani l’ha schierata con una difesa a tre (De Martis, Baronchelli, Zeoli), che diventava a quattro con Bonomi che faceva più da quarto difensore aggiunto che da centrocampista offensivo. Ha provato anche a vincere il Catania. Incredibile. Una tale gagliardia, un tale vigore atletico poche volte espresso in questo campionato. Pane è stato un gigante, Iezzo pure, Bussi dimostra intelligenza tattica, Baronchelli mette la museruola a Riganò. Un grande Catania che diventa ancora più bello al cospetto di un Taranto che ieri è apparso davvero piccolo piccolo.

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