11.02.2007, Lettera aperta del Catania alla città

Da "www.calciocatania.it" del 11 febbraio 2007

Lettera aperta del Catania alla città

La dirigenza al completo, la squadra, i componenti lo staff tecnico e medico, i collaboratori tutti del Calcio Catania S.p.A., dal Presidente al più piccolo dei giovani Esordienti, invocano tutti coloro che abbiano a cuore le sorti della nostra squadra di calcio affinché si stringano e facciano con noi unico blocco a salvaguardia di tutto il meritevole lavoro svolto in questi anni senza che sia stata lesinata una sola energia, un solo briciolo di impegno e dedizione alla causa comune che ha come unico scopo il bene del Calcio Catania.

Innanzitutto, desideriamo esprimere la nostra più grande solidarietà alla vedova, ai figli, ai familiari, agli amici ed ai colleghi del valoroso ispettore capo di Pubblica Sicurezza, Filippo Raciti, per onorare la memoria del quale nulla potrà essere fatto che possa ripagarne la scomparsa e dare l’effettiva valorizzazione ai meriti che Egli ha sempre saputo conquistarsi. Esprimiamo, inoltre, il nostro più sincero compiacimento per la tempestività con la quale hanno operato le Forze dell’Ordine, augurandoci al contempo che possano essere messe sempre più nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro per garantire la sicurezza pubblica ed il vivere civile.

La Catania sportiva sana, che rappresenta la stragrande maggioranza dei nostri tifosi, deve stare al nostro fianco in questa strenua contesa che tutti insieme siamo chiamati ad affrontare, partendo da un’incessante attività di trasmissione di valori positivi che solo tutti uniti possiamo portare a compimento. Chiediamo alle famiglie catanesi, alle scuole cittadine, a tutte le associazioni sportive e non, alle nostre Istituzioni, ai sostenitori rossazzurri ed agli organi di informazione di stampa di vivere al nostro fianco questa stagione che dev’essere quella del definitivo cambio di mentalità nell’approccio allo sport ed all’evento sano e spettacolare che d’ora in poi dovrà essere considerata la partita del Catania, stringendosi a noi con grande passione e coraggio.

Se siamo arrivati dove siamo lo dobbiamo a tutte le componenti richiamate sopra e nessuno, gridiamo forte NESSUNO, potrà mai permettersi di ledere il legittimo diritto di una Città e di una Società che tanto ha fatto per arrivare ai traguardi attualmente raggiunti, di mantenere questi standard qualitativi, professionali e morali che rappresentano agli occhi egli sportivi di tutto il mondo una solida realtà sportiva (e vorremmo anche sociale) come la nostra. Desideriamo fortemente isolare tutti quei soggetti che si definiscono tifosi del Catania ed altro non sono che teppisti, delinquenti, purtroppo anche responsabili di un vile assassinio.

Stringiamoci tutti, allora! Stringiamoci insieme nel tentativo di conseguire l’obiettivo di rimanere a certi livelli, innanzitutto sportivi e sociali, continuando lungo la strada di costruzione, consolidamento e rafforzamento di un progetto che renda per sempre il Catania e Catania espressione di una realtà solida, sana, punto di riferimento, nella quale fare calcio con onestà, correttezza, senso di appartenenza morale. I progetti connessi all’attività sportiva, che stanno per decollare, renderanno sicuramente migliore l’intera città e daranno ad essa un immediato risalto in termini di parametri di qualità della vita, a noi la consacrazione di tutto quanto stiamo capillarmente organizzando, gestendo e programmando. I benefici ricadranno sull’intera comunità sportiva e collettiva con la conseguente creazione di nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani.

Chiediamo solo una cosa a tutti coloro che s’identificano con il nostro progetto: desideriamo fare calcio a Catania, gioire e soffrire con la parte sana dei nostri concittadini. Noi non molleremo mai. Non lasciateci soli!